Un posto incomparabile con scenari da inferno dantesco e colori psichedelici, questa è la Dancalia.

La depressione della Dancalia, chiamata anche “Triangolo degli Afar” dal nome della popolazione locale, è una regione del Corno d’Africa compresa fra Eritrea ed Etiopia. Luogo considerato selvaggio ma al contempo incantevole, meta per viaggiatori preparati dotati di spirito di adattamento. La Dancalia è priva di qualsiasi infrastruttura: il personale locale allestisce campi mobili nelle varie località, dormire al campo significa non poter contare su acqua corrente e prese elettriche.

E’ un territorio quasi sconosciuto, dove gli spettacoli naturali regnano sovrani. Un deserto atipico composto da sabbie, vulcani attivi e spenti, laghi salati, colate di lava, manifestazioni vulcaniche secondarie ed immense distese di sale.

Le temperature medie girano intorno ai 34,5° C ma possono superare i 50° C, è uno dei punti più caldi del pianeta. Nonostante le temperature debilitanti, da secoli gli abitanti del luogo lavorano qui nell’estrazione manuale del sale: con lame taglienti riducono grandi lastre in blocchi più piccoli che vengono poi trasportati all’esterno dell’area, verso il mercato di Makallè, sul dorso di dromedari.

